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LE DELIBERE DELLA VENDETTA

Sono veramente sconcertato dopo aver letto la Delibera di Giunta nr.74 del 06.10.2015, sottoscritta dal Sindaco Pietro Spacone e dal suo Vice Sindaco Antonio Silla, i quali si rifanno ad una delibera del Consiglio Comunale nr.20 del 12.06.2015, sempre portata avanti da loro e dalla propria maggioranza.  Nel concreto hanno affidato un incarico legale per recuperare nei confronti del sottoscritto, le somme spese dal comune di Scanno per l'abbattimento della scala di emergenza nell'agosto 2009 della scuola “R.Parente”.

Evidentemente, questa maggioranza, dopo aver preso la sanzione per aver sforato il patto di stabilità di €.100mila, cerca chi deve finanziare la loro incompetenza. Non gli è bastata la sentenza favorevole del 13.10.2015, sulla scala di emergenza della scuola R.Parente di Viale degli Alpini, che dovrebbe portare nella casse del comune circa €.100mila. L'arroganza è talmente tale che sarebbe stato sufficiente aspettare una settimana dalla pubblicazione della suddetta sentenza, sicuramente avrebbero evitato questa brutta figura nei confronti di un Sindaco che ha fatto il proprio dovere, senza ascoltare la politica, senza guardare il nome di professionisti e di imprese, ma unicamente ad aver pensato e tenuto in debita considerazione la sicurezza e l'incolumità della collettività, in particolare dei nostri bambini che sono i più deboli e vulnerabili, e rappresentano il futuro migliore del nostro paese.

Il difetto di costruzione attestato da tutti i tecnici con proprie perizie, confermata dal Tribunale di Sulmona con la Sentenza nr.296/2015 pubblicata il 13.10.2015, avalla il mio scetticismo che ha dato origine alle Ordinanze di abbattimento dell'agosto 2009, ora perseguite da questa sparuta maggioranza, come i giustizieri del Comune, sembrerebbe quasi vendicare uno di loro. A proposito con la Sentenza a favore del comune di Scanno, questi Amministratori, cosa vorrebbero fare ora, un profitto? Come se la scala fosse un fatto commerciale, prima incassano con la sentenza del Tribunale di Sulmona e poi vorrebbero fare altrettanto con me, eppure non mi sembra che la scala di emergenza abbia i requisiti per essere compravenduta o di essere quotata in borsa, è manifesto che il patto di stabilità non si recupera in questo modo.

Alla luce di questa Sentenza, come si mette il comune di Scanno con l'incarico (prima della sentenza) dato all'Avv.Maiorano per perseguire il sottoscritto? Ha considerato i costi che deve sopportare di circa €.10mila, e magari confrontarli con i capricci e l'atteggiamento assunto da questa maggioranza per concedere il pulmino ed i buoni pasto ai bambini della scuola elementare e media?

Sono curioso di sapere se sono state già prese tutte le iniziative per il recupero delle somme come deciso dal Tribunale di Sulmona per la scala di emergenza, con la stessa solerzia ed incisività adoperata contro il sottoscritto con le Delibere di cui sopra.

Questa maggioranza ha messo in atto una vera e propria persecuzione nei miei confronti, attuata sin dall'inizio del loro mandato, prima di tutto sui debiti fuori bilancio (curati con altri debiti), hanno provato sul personale e professionale con accertamenti e verifiche ici sulla mia famiglia ed altro sempre di personale...., con la Corte dei Conti verso la quale hanno inviato un treno di documenti, adesso ci provano anche con l'azione civile.

Faccio alcune puntualizzazioni sulla Sentenza del Tribunale di Sulmona di alcuni giorni fa, la prima sull'azione civile indicata dalle Delibere Comunali, il cui indirizzo da perseguire sono le Ordinanze Sindacali da me sottoscritte per l'abbattimento della scala nell'agosto 2009, la suddetta Sentenza così riporta al punto nr.6 “Deve, primariamente, respingersi la sollevata eccezione di difetto di legittimazione …....in base alla mancata regolarizzazione dei lavori indicati in seno all'Ordinanza di demolizione nr.60 del 20.08.2009 del Sindaco di Scanno......Ciò in quanto, il Comune rappresenta il soggetto nella cui sfera giuridica si è verificato il danno patrimoniale  provocato dal fatto illecito integrato dall'erronea realizzazione di lavori affidati a terzi e costituisce, pertanto l'unico legittimato a far valere la pretesa risarcitoria.......;

successivamente al punto nr.9, 2°capoverso in cui parla che “Le carenze evidenziate, purtuttavia, non sono tali da provocare un pericolo di crollo o un difetto di staticità dell'edificio scolastico......poteva essere risolto senza l'integrale abbattimento del manufatto....bensì mediante un intervento più riduttivo e meno oneroso  con un esborso di €.78mila + iva invece di €.109mila circa, sostenuto per l'integrale abbattimento del manufatto.”.

Intanto da una parte, €.78mila + (iva 20% €.15.600) abbiamo un totale di €.93.600,00 oltre rivalutazione ed interessi, ancorchè il rimborso delle spese per €.9.660,00, (da pagare invece il Comune alla Geologa €.5.100,00 oltre iva ed oneri accessori), mentre dall'altra parte i famosi €.109mila circa spesi per l'abbattimento e ricostruzione, sono compresi iva.

Tuttavia, ammesso che avessimo effettuato i lavori di risanamento, siamo sicuri che avremmo avuto i requisiti di legge per ottenere i successivi certificati per l'uso della scala e della scuola, io credo proprio di no....., perchè il manufatto aveva ulteriori difetti che avrebbe inibito l'uso o comunque l'ottenimento di certificazioni idonee all'utilizzo.

Successivamente al punto nr.10 della Sentenza, 2°capoverso dice “e' pur vero che il Comune evidenzia come fosse stato indotto all'abbattimento del manufatto dal rilevamento pervenuto dalla Protezione Civile del 6.04.2009 e dall'evento sismico di recente verificazione; sennonchè tale doglianza non tiene conto che al Comune non era impedito verificare le soluzioni percorribili già prima dell'anno scolastico del 2008/2009,..........”.

Prima dell'anno scolastico 2008/2009, c'era un'altra Amministrazione Comunale (Cetrone), di cui fanno parte quasi tutta l'attuale maggioranza, le problematiche della scala si sono verificate sin dal 2005. Nondimeno il 24.11.2005 aveva ottenuto un finanziamento di €.135mila di cui €.70mila finanziati, considerando una soluzione suggerita dal Geologo Dr.Antonio Mancini per la realizzazione di uno stralcio del progetto esecutivo del 14.06.2006, perchè l'Amministrazione Cetrone non si è attivata? Eppure il coraggio non gli mancava, visto la variante d'opera per i lavori del Centro Storico, dove la Giunta Comunale si era riunita per deliberare il giorno prima delle nuove elezioni comunali del 13/14 aprile 2008, mi domando perchè non hanno fatto altrettanto con la scala?

Comunque sarò pronto a confrontarmi con voi in Tribunale.

                                                                                              Patrizio Giammarco

                                                                                       Sindaco di Scanno 2008/2012

 
"DUE PESI E DUE MISURE"
 
 

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