(www.lapiazzadiscanno.it)
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Caro Cesidio, |
Caro Cesidio (Giansante), ho letto la tua
opinione in merito alla questione degli 825 mila euro e reputo
opportuno fare le dovute precisazioni. Il residuo attivo di
611˙088,34 €, pari alla gran parte del finanziamento in parola è
stato definitivamente cancellato, dopo dieci anni, dal bilancio
comunale a causa della sua dubbia esigibilità e delle nuove regole
di rendicontazione dei bilanci pubblici imposte dal legislatore.
Questa non è l'opinione di Massimiliano Fusco ma la mera cronaca di
questi ultimi mesi. In merito alla deliberazione regionale da te
citata e alla dichiarata correttezza nella rendicontazione delle
spese, è bene ricordare che, al momento, è in corso un contenzioso
giudiziario contro la Regione Abruzzo, intrapreso dal Commissario
Conti. La Foce tornerà volentieri sull'argomento per raccontare ai
cittadini l'esito del procedimento civile. Sulle critiche rivolte al
consigliere del Movimento La Vié Nóva, “reo” di aver votato
favorevolmente al rendiconto 2015, non posso certamente rispondere
per conto di Gianfredi. Posso però tranquillamente affermare che io,
al suo posto, avrei espresso identico voto per il semplice fatto che
il preoccupante buco di bilancio è accompagnato anche da un adeguato
programma di ripiano del debito, perfettamente coerente con le norme
in vigore. Se è vero che un bilancio di previsione è un atto
politico su cui si possono avere mille opinioni differenti,
altrettanto non può dirsi del rendiconto di gestione, che è un
documento tecnico, la cui valutazione deve attenersi alla nuda
verifica della reale rispondenza delle cifre riportate, non alla
positività o negatività del saldo finale, del quale è comunque
doveroso prenderne atto per poter programmare coscienziosamente il
futuro. I cittadini che eleggono i propri rappresentanti tra le fila
della minoranza, affidano a questi il compito di vigilare
attentamente sull'operato di chi governa, ma parimenti si augurano
che costoro abbiano anche il buon senso di adottare un atteggiamento
propositivo, volto a cercare in ogni modo una soluzione condivisa a
quegli stessi problemi che sollevano. Chi, invece, adotta
comportamenti antagonisti, volti a sfruttare ogni difficoltà ai fini
di una demagogica propaganda, dimostra di avere a cuore più il
proprio tornaconto politico legato alla visibilità personale
piuttosto che il buon andamento della macchina amministrativa. Mi
sto riferendo a chi, imprudentemente, ha cercato il colpo di teatro
provocando il crollo della tua amministrazione, così come ai recenti
ricorsi del tuo rappresentante consiliare per lo scioglimento
dell'attuale assise comunale, nonché alle invettive del blog La
Piazza di Scanno contro chi ha la colpa di non seguire la linea del
tuo alleato Eustachio Gentile. Un saluto, Massimiliano
Fusco. |
Nel vano tentativo di
denigrarci, Massimiliano, rivolgendosi a Cesidio, accusa
questo giornale di ricorrere “alle invettive contro chi ha la
colpa di non seguire la linea del tuo alleato Eustachio Gentile.”
Francamente non riusciamo a capire che cosa gli sia preso visto
che non ci risulta che il suo nome sia mai stato riportato su La
Piazza. Anche lui ha colto però l'occasione, anche se non
c'entrava nulla come i cavoli a merenda, per rovesciarci addosso i
soliti insulti. Per la verità quelli di Massimiliano ci mancavano.
Da che cosa siano stati ispirati non ci è dato sapere. Non vorremmo
che un incontrollabile delirio di onnipotenza lo abbia convinto che
lui, duro e puro, sia uno dei pochi ad avere la verità in tasca
tanto da poter distribuire bacchettate a destra e a sinistra a
persone che con lui non hanno avuto mai nulla da spartire. Ma chi si
crede di essere? Catone il censore? Forse se si desse una regolata
ritornando con i piedi ben saldi per terra, non sbaglierebbe.
Farebbe del bene soprattutto a se stesso. E. Gentile |
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"Caro
Massimiliano (Fusco)" |
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