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GLI ESPOSTI NON COSTANO SOLO SOLDI AI CITTADINI DI SCANNO, MA ANCHE ALLONTANAMENTO.... .

 

Ho letto sull'Albo Pretorio del comune di Scanno la pubblicazione del 29 febbraio 2016, relativa alla richiesta della propria Giunta Spacone, di un parere sui rimborsi per le spese legali sostenute da Sindaci, Assessori e Consiglieri per cause legate all'esercizio del loro mandato per fatti commessi prima di una novella Legge intervenuta nell'agosto 2015, da inoltrare al Consiglio delle Autonomie Locali presso il Consiglio Regionale d'Abruzzo.

La richiesta mi lascia del tutto basito, è ovvio che la richiesta è legittima sui comportamenti scorretti degli Amministratori che hanno rubato ed accontentato e soddisfatto solo i loro amici, ma non è giusto e tanto meno corretto il comportamento vessatorio che ha assunto l'Amministrazione Spacone, nei confronti dell'Amministrazione Giammarco e non solo, e questa ne è un ulteriore esempio.

I fatti: l'invio al suddetto Consiglio delle Autonomie Locali, della richiesta del parere sulle competenze legali spettanti o meno, proposta dalla Giunta Spacone, nel caso di specie, relativa alla Sentenza del Tribunale di Sulmona per il "non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste", nei confronti dei precedenti Amministratori  (Amm.ne Giammarco).

In buona sostanza l'Amministratore pubblico (Amm.ne Giammarco) del comune di Scanno, ha operato secondo la Sentenza, nell'interesse di Scanno ed ovviamente nell'esercizio delle sue funzioni pubbliche.

L' Amministrazione Spacone, chiede un ulteriore parere senza tener conto della Sentenza, che decreta il massimo proscioglimento dei precedenti amministratori. Allora mi domando, ma le sentenze vanno rispettate ed eseguite o sono vincolate solo agli umori ed alle antipatie di questa Amministrazione?.

Voglio ricordare all'Amministrazione Spacone, che di recente, e precisamente il 28 dicembre 2013,  la propria Giunta, composta dagli stessi amministratori che hanno sottoscritto la delibera di Giunta sopra pubblicata, procedette senza indugio, al pagamento delle spese legali sostenute dalla Giunta Cetrone,  causa una sentenza del 13 aprile 2013.

Quelle spese legali richieste a rimborso subito dopo, nel mese di maggio 2013, ed oggetto anche di una domanda durante l'Assemblea Pubblica del 16 maggio 2013, tenuta dall'allora Commissario Prefettizio. Lo stesso Commissario, manifestò alcune perplessità ed anche alcune conclusioni, perchè non ne ha fatto ammenda l'Amministrazione Spacone? Perchè applica due pesi e due misure? Come al solito, chi era schierato o avesse simpatie per l'Amministrazione Giammarco sono da perseguire, mentre gli altri?

E' chiaro, che il rimborso delle spese legali all'Amministratore, ripeto, che non ha rubato, che non ha commesso fatti illeciti, ed in definitiva il Tribunale riconosce la legittimità delle deliberazioni con il totale proscioglimento come il " non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste",   a mio modesto avviso, deve essere rimborsato, aldilà dei colori politici, schieramenti etc.. Ciò detto denota l'assoluta estraneità ai fatti loro imputabili, penalmente e giudiziariamente rilevanti. Di conseguenza rappresentano il normale agire di un pubblico Amministratore.

I fatti ascritti ed oggetto di proscioglimento sono del tutto in linea con la Giurisprudenza, sia per fatti commessi prima del 2012, che per la richiesta del rimborso delle spese legali come introdotto dalla novella Legge entrata in vigore nell'Agosto 2015.

I fatti per procedere al rimborso delle spese legali, ossia i requisiti devono essere:

- assenza di conflitto di interessi con l'Ente Amministrato;

- presenza di nesso causale tra funzioni esercitate e fatti giuridicamente rilevanti;

- assenza di dolo o colpa grave.

 

Quindi non vedo nella delibera di Giunta sopra citata, per i fatti ascritti ai precedenti Amministratori, i quali totalmente scagionati dal Tribunale di Sulmona, hanno rispettato i requisiti sopra espressi, perciò non trovo veramente, il nesso causale di una tale richiesta al Consiglio delle Autonomie Locali, se non quella di vera e pura cattiveria politica.

Meno male che l'Amministrazione Spacone, rappresenta il nuovo modo di amministrare. Non direi proprio, anzi, pensano proprio di essere così infallibili, di non commettere  nessun errore e rispettare tutte le normative? Beati loro, dagli ultimi Consigli Comunali, non mi risulta proprio.  C'è un detto che dice "quello che per te non vuoi, agli altri non fare".

Il danno causato al paese di Scanno, da quest'ulteriore comportamento, è enorme, forse superiore a tutte le chiusure, dagli impianti ed infrastrutture, al turismo,  adesso anche alla normale convivenza dei cittadini con l'eventuale esperienza di politica comunale.

Infatti non è bastato creare posti strategici per i serbatoi di voti e preferenze, come la Consulta delle Associazioni, Commissioni e Fondazione, ora vogliono condizionare e spaventare chi ha voglia di fare politica attiva nell'ambito Comunale, chi è desideroso di impegnarsi per la collettività con serietà ed onestà.

L'esito di tutto questo è ancor più grave,  perchè comporterà sempre di più l'allontanamento dei giovani dalla politica pubblica ed Amministrativa.

Lo spauracchio che aleggerà sopra ognuno, sarà sempre "se hai coraggio di prendere le tue decisioni e di portarle avanti quale amministratore pubblico, sarai punito con denunce ed esposti"

Non credo che sia proprio questa la strada giusta da percorrere per un futuro migliore di questo paese, cara Amministrazione Spacone.    

                                                                                                         

                                                                                                          Patrizio Giammarco

 
ECONOMIA-IMPRENDITORIA DI SCANNO - QUO VADIS?
 
 

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