(www.lapiazzadiscanno.it)

 

 

Caro Eustachio,

ti ringrazio per la richiesta di chiarimenti in merito

ai matrimoni in abito nuziale. Dopo l’invito a Scanno e ritenendo che le ragazze intendono sposarsi maggiormente nel paese d’origine, ho pubblicato su fb ulteriore invito a coronare il sogno d’amore nel luogo o location d’ Abruzzo di gradimento della sposa mettendo a disposizione cinque costumi, in quanto ho sempre sostenuto che l’abito è il simbolo dinamico dell’Abruzzo e che a differenza dell’Orso e del Guerriero di Capestrano, può essere presente ovunque. L’annuncio su fb è stato commentato come una ‘bellissima iniziativa’ lasciando trapelare che per settembre possa concretizzarsi qualche adesione. Questi sono elementi che indicano il grado di penetrazione dell’idea singolare in Abruzzo e come gli abruzzesi reputino Scanno ed il suo abito punti fermi della loro cultura tradizionale. In verità non sono certo se Scanno ritenga il costume un forte veicolo d’immagine, ma ancor prima se lo considera come elemento di aggregazione dell’intera comunità. Infatti dal 14 agosto del 1979, giorno in cui ho premiato il vincitore del torneo di tennis nazionale per classificati con due ragazze in abito muliebre, fino alla recente proposta di matrimonio, sono stato presente in ogni dove con le proprie risorse ed il mio impegno non ha conosciuto soste nel tentativo di presentare agli scannesi la possibilità di trasformare il nostro abito da ‘flebile fiammella’ , per giunta sul viale del tramonto, in elemento per la ricerca della nostra identità, unità d’intenti ed immagine protagonista per l’Abruzzo. In quasi quarant’anni ho constatato, sulla mia pelle, che parole come unità d’intenti, aggregazione, fare turismo insieme non appartengono al vocabolario scannese e sono terribilmente consapevole che proporre ‘giochi di squadra’ a Scanno, è come se l’acqua dalle ‘Cunucelle’, anziché scorrere verso il lago, risalga su in paese…E’ un peccato. A seguito dell’esperienza maturata manifesto il mio pensiero. Scanno è un paese turistico. Il turismo è un concetto d’insieme. Poiché a Scanno è presente la ‘sindrome del pastore’ (grandi capacità individuali, ma totale assenza di unità d’intenti), il turismo d’insieme e i benefici che ne derivano, sono inesistenti. Da queste tesi scaturisce, malgrado tutto e con la santa pazienza, la mia proposta di unione attraverso l’abito muliebre, non come risoluzione diretta di tutti i problemi di Scanno, ma come medicina per debellare la ‘sindrome del pastore’, ed affrontare e risolvere i problemi in modo diverso e con un linguaggio nuovo...

La stagione sciistica (seggiovia=telenovela), ad esempio, che tu giustamente rivendichi per aumentare i redditi nel periodo invernale, allo stato attuale non potrà mai essere risolta se non si elimina prima la ‘sindrome del pastore’. I tempi? Dal 1954, il ‘vecchio linguaggio’ ha prodotto solo contrasti e perdita di risorse, invece le soluzioni sono direttamente proporzionali all’eliminazione della ‘sindrome del pastore’. Prima Scanno si disintossica e prima si intravede la luce in fondo al tunnel… non solo per la seggiovia. Lo scannese deve spostare la propria attenzione dal particolare (mondo esclusivamente personale), al generale (filosofia d’insieme) attraverso l’ immagine del costume di Scanno. Scanno è composto da quattro sfere dove alloggiano rispettivamente i cittadini, gli operatori, la politica, ed una quarta, oggetto di future disquisizioni, occupata da scannesi che sono fuori Scanno. I più pensano che la politica debba risolvere tutti i problemi di Scanno. In parte è vero, ma ritengo che, da una semplice recinzione di un’area adibita a parco giochi, all’implementazione di un carosello sciistico tramite collegamenti a fune, su rotaia o con trafori, una qualsiasi compagine amministrativa futura ha maggior successo di raggiungere gli obiettivi se esiste una marcata interdipendenza tra le quattro sfere (obiettivi comuni ed unità d’intenti). Ma questo non avviene, perché: 1) gli scannesi pensano solo ed esclusivamente al tornaconto personale; 2) gli operatori non hanno alcuna forma di associazione di categoria ( Lunedì 21 giugno 1993 alle ore 21,30 ho invitato a casa gli orefici per discutere di una possibile associazione finalizzata a creare oggetti a marchio… si sono presentati solo in due. In 25 anni si poteva trasformare

Scanno); 3) i soggetti attivi della politica, non ‘sotterrano mai l’ascia di guerra’. Il quadro non è molto edificante, infatti Scanno è ai minimi storici perché in tutte le sfere è presente la ‘sindrome del pastore’. Scanno è l’unico nemico di Scanno. A quale delle sfere tocca prendere l’iniziativa per uscire da questo ‘impasse’? Anche qui i più pensano che tutto debba partire da un’amministrazione, e lo si pensa maggiormente alla vigilia di una tornata elettorale. Sappiamo benissimo che questo non è possibile. Non perché non ci sono persone capaci, anzi il contrario, ma perché non esiste una base solida di pensiero legata al costume come unità d’intenti e come antidoto della ‘sindrome del pastore’, così tutte le energie prodotte da un sindaco si perdono nel nulla, anzi sono oggetto di ulteriori contrasti che stanno portando Scanno alla fine della sua esistenza. Purtroppo devo entrare nel personale per esprimere alcuni concetti. Ho insegnato matematica, economia,statistica per 40 anni. Modestamente, tutti i ragazzi che prestavano attenzione, dall’insufficienza, in breve tempo, hanno raggiunto risultati positivi. Solo due casi hanno rifiutato di ‘prestare attenzione’. Abbiamo fatto solo una lezione. Scanno rifiuta di ascoltare. La stessa chiarezza che uso nei confronti dei ragazzi, la userò spiegare alcuni concetti. Tra i tanti appuntamenti importanti a cui sono stato presente, ne racconto uno che spiega il mio stato d’animo. Subito dopo il terremoto, mi recai all’Aquila, con una ragazza in costume, in occasione della visita dell’ex Presidente della Repubblica contestualmente al concerto di Riccardo Muti nel piazzale della Guardia di Finanza con circa 5000 persone. Dopo aver consegnato un oggetto dell’arte orafa scannese alla moglie del Presidente, in attesa del Maestro Muti, prima di salire sul palco, dissi: Maestro, la ragazza con l’abito di Scanno, Le consegnerà un presente dell’arte orafa scannese. Lui salì sul palco, in attesa della ragazza, ma lei si vergognava. Lunghi attimi di imbarazzo, dopo qualche secondo, si alzò una Signora dal pubblico e disse alla ragazza: forza, non aver paura, tu rappresenti l’orgoglio del nostro Abruzzo. Malgrado l’invito, la ragazza non salì e fu scattata la foto che uscì sul settimanale

OGGI senza la ragazza. Così pure con il pilota di formula uno, Michael Schumacher che davanti a decine di fotografi, aspettava invano, la ragazza in costume invitandola a consegnargli il mazzo di fiori. Due di oltre 200 episodi ( altri fortunatamente documentati ) per rendere noto il fatto che Scanno non ascolta, non presta attenzione, è indifferente, non solo ai miei messaggi subliminali, ma anche ai link lanciati da quei ragazzi di cui molti sono stati costretti a lasciare Scanno. Queste sensazioni non le ho potute riportare, ne ai cittadini, ne agli operatori, ne alla politica. Tu sai benissimo che posso stare con una ragazza in costume, dal paddock della Ferrari, alla finale di Wimbledon, all’apertura di una sfilata di moda, come avvenuto con Valentino e Trussardi, in televisione…ma anche nelle sedi opportune alla ricerca di finanziamenti (tutti vogliono bene a Scanno)…ma interessa a Scanno? Dov’è Scanno? Avessi incontrato uno che mi abbia chiesto: Umbè ma cosa stai facendo, ma perchè lo fai?

 
 
 

Chiudi la finestra...