LA CARTOLINA

  (www.lapiazzadiscanno.it)

 
     
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DEDICATA A GIUSEPPILLO

 
 

 
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Questa settimana "LA CAROLINA" non poteva che essere dedicata "al Priore del Carnevale scannese" Giuseppille.

Ricordiamo che in occasione del centenario della sua nascita, Giuseppillo nacque il 3 marzo del 1891,  la Cooperativa Centaurea di Scanno promosse una manifestazione celebrativa e con l'occasione fu presentato un libro  che raccoglie tutte le sue composizioni dedicate a matrimoni, serenate, mascherate di Carnevale, brindisi " nelle quali si sentiva nei panni di un antico giullare o menestrello come egli stesso scrive: Quando canta Giuseppillo, il menestrello, per gli sposi son gli auguri più belli.........Canta versi sentimentali e caldi."

Il libro è stato curato dal nostro Giorgio Morelli. La presentazione scritta dal compianto Gianluca  Celidonio all'epoca Presidente della Cooperativa Centaurea

All’età di nove anni, Giuseppillo, a causa di un incidente di gioco  rimase ferito ad una gamba che, a causa di un inefficace intervento di soccorso, dovette essergli amputata. La grave malattia  non gli impedì di svolgere per vario tempo il ruolo di postino e quello di banditore. Si applicava con impegno e maestria a tante altre piccole attività manuali utili alle massaie.

Fu sempre Priore di Carnevale. Celebri rimasero le sue carnevalate ogni anno attese dagli Scannesi alle quali essi partecipavano con grande entusiasmo. Intorno agli anni 60, il Priore cominciò a trascurare le mascherate carnevalesche e a quanti gli chiedevano la ragione rispose:

Sono finiti i tempi belli

quando c’era abbondanza di abbuttili.

Ora è stata tolta la bella usanza

per far dispetto alla mia panza.

Visto che niente dà più nessuno

Così il povero Giuseppillo è a digiuno.

Allora vedendomi trattato male

Non festeggio il Carnevale.

Giuseppillo ci lasciava il 25 marzo del 1978 all’età di 78 anni a causa di un incidente stradale causato dalla neve e dal ghiaccio. Lasciò un ironico testamento in versi che è scolpito sulla sua tomba:

“ Giusippillo Gavita è qui stecchito,

ebbe stomaco sano e lingua audace,

amò le donne ma non fu mai marito,

requiescat in pace.”.

Con Giusippillo scompare l’ultimo personaggio rappresentativo della Tradizione popolare abruzzese e scannese.

     
 

 
       
 

 
     
 

 
 

 

 
 

 

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